E' stata pubblicata sui quaderni speciali di Limes "Marzo 2001" l'intervista a cura di Giovanni Maria del Re a Heinz Fromm, Presidente del BfV, il Servizio d'intelligence interno tedesco, che ha per oggetto l'attività dell'estrema destra neonazista su Internet.
L'argomento è stato già trattato dalla Rivista che nel n. 18 ha pubblicato una sentenza emessa il 20 novembre 2000, dal Tribunale di Parigi, in materia di accesso in rete degli utenti francesi alle vendite d'asta on-line di materiale nazista e di accesso ad ogni altro sito o servizio che costituisca apologia del nazismo.
Nell'intervista sono delineate alcune tra le tecniche attualmente in uso fra esponenti dell'estrema destra neonazista per propagandare, tramite Internet, l'esistenza di strutture organizzative altrimenti vietate, rendere possibile un continuo scambio di informazioni, pianificare strategie eversive. L'utilizzo da parte di estremisti di destra tedeschi dei più moderni e sicuri sistemi di comunicazione - e la rete costituisce, in tal senso, una grande svolta qualitativa - unita alla comprensione dell'estrema potenzialità che la rete offre è dimostrata dal continuo aumento in rete di siti a sfondo neonazista, spesso presenti su provider stranieri, e testimonia l'estrema difficoltà di un efficace controllo da parte delle Autorità competenti che è reso ancor più difficile dall'uso di programmi di anonimizzazione che consentono ai militanti una "navigazione" pressoché invisibile.
A questo va poi aggiunta la possibilità offerta da Internet di poter usufruire di numerosi canali alternativi: chat, newsgroup e forum non soltanto permettono una coordinazione di un ambiente per sua natura estremamente disorganico, ma soprattutto offrono un immediato sviluppo di conoscenza tra militanti stranieri per effettuare discussioni politiche, scambi ideologici, organizzazione di manifestazioni propagandistiche.
L'intervista termina con l'auspicio di una più proficua collaborazione internazionale per la prevenzione e la repressione del fenomeno augurando, nel contempo, una maggiore sensibilizzazione dei fornitori di servizi Internet per attivare, al loro interno, tutte le tecniche necessarie atte a prevenire il pericolo di propagazione dell'ideologia nazista.